lunedì 5 giugno 2017

Intervista al pittore Bruno Pollacci

Cari lettori,

oggi vorrei presentarvi l'arte del professor Bruno Pollacci. Questa è la sua nota biografica e l'intervista che gentilmente ha rilasciato per noi, dove racconta con piacere e profondità spirituale la sua personalità creativa. Buona lettura, con le mie congratulazioni sentite ad un grande artista!



“Pittore, Grafico, Scultore, Fotografo, Bruno Pollacci è nato a Lucca nel 1954, ha conseguito il Diploma di Maturità Artistica presso il Liceo Artistico Statale di Lucca ed ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida di Fernando Farulli. Ha iniziato l'attività professionale artistica nel 1968. Dal 1969 ha tenuto mostre personali e collettive in oltre 36 Nazioni ed ha ricevuto premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali. Ha curato programmi radiofonici e televisivi d'Arte e Cultura. Ha operato come grafico pubblicitario, vignettista ed illustratore, pubblicando suoi elaborati su: ”Portobello”, La Gazzetta di Pisa”, “Pisa In” ed “Il Miserabile”. Nel 1978, ha fondato l'ACCADEMIA D'ARTE DI PISA, che tutt'ora dirige e nella quale insegna Pittura e Disegno. Nel 1979 ha realizzato, in bronzo, il Monumento per L'Anno Internazionale del Bambino, collocato a Trassilico (Gallicano - Lucca). Nel 1984 è stato tra i fondatori dell'Associazione Provinciale Artisti Pisani, della quale è stato Presidente fino al 1999. Nel 1989 ha fondato l'"INTERNATIONAL MAIL ART ARCHIVE", iniziando l'attività artistica nel circuito internazionale della "MAIL ART" come autore ed organizzatore. Sempre nel 1989 ha fondato il Bollettino Artistico "IDEA FUGGENTE" che ha diretto fino al 1999. Nel 1994 inizia la sperimentazione nell'ambito della "Computer Art" ed una sua opera viene inserita nella collezione del "MUSEO INTERNACIONAL DE ELECTROGRAFIA" di Cuenca (Spagna), unico museo al mondo del settore specifico. Nel 2003 gli viene conferito il Premio Nazionale "Cris Pietrobelli" "Alla Carriera". Nel 2017 viene invitato a rappresentare l'Italia all'11° “ITALIART”: Festival dell'Arte Italiana a Digione (Francia).”


  1. Chi è per te Bruno Pollacci?
Un'anima in cammino...... Convinto che la mia presenza, la mia temporanea materializzazione terrena, abbia un senso in quanto anima in continua evoluzione, destinata a fare esperienze ed a crescere, acquisendo coscienza sempre maggiore al fine di raggiungere la “luce dell'Illuminazione”.

  1. L’arte quando è entrata nel tuo cuore?

Conservo ancora, a tale proposito, un foglio di carta velina ripiegata più volte, che mia madre mi ha lasciato alla sua morte, e che testimonia miei disegni realizzati in ospedale quando avevo tra due e tre anni, e che a suo dire, fecero il giro tra medici ed infermieri sorpresi positivamente da quel certo mio talento naturale, avendo disegnato un cacciatore che in sosta sotto un albero, non si era accorto che sopra di lui c'era un uccellina con il suo nido ed i suoi piccoli. I miei, per “tenermi buono” mi davano quaderni in quantità industriali, che io quotidianamente riempivo con disegni e fumetti fin dalla più tenera età. Durante le scuole elementari vinsi i primi premi cittadini di disegno e dopo le scuole medie fu lo stesso mio professore di Educazione Artistica a cercare di convincere mia madre (rimasta vedova da quando avevo 8 anni) ad iscrivermi al nascente Liceo Artistico di Lucca, che proprio quest'anno, infatti stà festeggiando i suoi 50 anni di vita.

  1. Emotivamente, come vivi l'arte? Cosa cerchi nell'atto creativo?

Vivo il bisogno/piacere del fare Arte con profonda partecipazione emotiva, cercando di fondere naturalmente il sentire con il fare. Nell'atto creativo cerco naturalezza e spontaneità, per cui ho lavorato duro fin da ragazzo per acquisire la coscienza e la sicurezza tecnica capace di permettermi tale naturalezza nell'eseguire le mie opere, e nei miei 39 anni d'insegnamento artistico presso l'Accademia d'Arte di Pisa ho sempre spiegato ai miei allievi che la padronanza tecnica non è e non deve mai essere fine a se stessa, ma sempre in funzione delle nostre istanze espressive.

Opera di Bruno Pollacci


  1. Dipingi sull'onda di qualche stato d'animo? È un'esigenza intellettiva o una pulsione inconscia?

Disegno e dipingo solo sull'onda di stati d'animo di empatia tra il mio essere ed il mio fare, altrimenti preferisco “fare altro”. Il fare arte per me è naturalmente un mix tra esigenza intellettiva e pulsione inconscia. Mi ascolto e seguo il cuore.

  1. La sensibilità artistica si forma nel tempo o è un dono innato?

La sensibilità in parte è innata, ma sicuramente la si può stimolare ed elevare anche in modo esponenziale. Per me è stato e continua ad essere un crescendo continuo, in ogni direzione del mio incedere quotidiano.

  1. Hai avuto qualche corrente artistica di riferimento?

Da ragazzino ho ammirato gli Impressionisti, ma poi mi sono lasciato affascinare dall'imprevedibilità inconscia del Surrealismo, pur vivendo il mio percorso artistico ben aperto alle istanze del Dadaismo, dell'Astratto, dell'Informale, della Poesia Visiva, dell'Espressionismo, del Realismo Sociale e del Pop.

  1. Racconti la storia dietro le opere scelte?

“Dietro” le mie opere, indipendentemente da ciò che mostrano al mio prossimo, c'è sempre e solamente la mia interiorità più intima, più o meno evidente. Ogni artista racconta se stesso, il suo stato d'animo, le sue fragilità, i suoi muri, o le sue aperture, i suoi sogni, le sue fughe, in definitiva le sue luci e le sue ombre.

Altro capolavoro di Bruno Pollacci


  1. I quadri che hai realizzato si possono contemplare in qualche spazio virtuale?

Vivo un meraviglioso rapporto con il web, quindi con il mondo virtuale e fin dal 1993 frequento la “Rete” sia con siti personali che con partecipazioni attive ai maggiori “social” come “Facebook” e “Twitter”. Ho quindi miei profili personali, pagine personali ed un sito ufficiale professionale: http://brunopollacci.jimdo.com . Poi ho anche un sito personale per l'altra mia attività parallela di creatore e conduttore radiofonico di programmi di musica Jazz e Blues: www.animajazz.eu .

  1. La rete è fondamentale per l'artista che vuole emergere?

La “Rete” è fondamentale per l'artista che vuole emergere perchè permette la condivisione e l'informazione presso una quantità praticamente infinita di destinatari.

  1. Cosa consiglieresti ad un giovane artista?

Ad un giovane artista consiglierei immediatamente di cercarsi un lavoro capace di offrirgli indipendenza economica in modo da permettergli completa libertà artistica, immune da bisogni economici e mercificatori. E poi di non cedere mai agli inviti dietro pagamento. La richiesta sistematica di denaro all'artista per partecipare alle mostre è da considerarsi una vera e propria offesa, in quanto non basata sulla reale selezione su base qualitativa e professionale.

  1. Hai progetti in corso?

Ringrazio l'Universo per la creatività, la vitalità e l'energia che ancora a 63 anni danno vita al mio essere ed al mio fare ed ho sempre progetti in corso... Il prossimo è dedicato ai Protagonisti del nostro tempo... nel bene e nel male... Che si concretizzerà in una mostra personale in Agosto alla Galleria d'Arte Comunale di Bagni di Lucca. Poi ho un progetto appena aperto sul rapporto tra uomo ed animale e poi un altro progetto specifico sui cani, che adoro fin da bambino......

  1. Con che messaggio ti piacerebbe salutare i lettori?


Saluto i lettori esortandoli a cogliere in ogni cosa considerata anche più semplice, banale e scontata, un dono prezioso dell'Universo, ed a cercare e scoprire il “bello” ovunque, anche sul proprio terrazzo, od in una semplice passeggiata nelle vicinanze, senza aver bisogno di partire per luoghi esotici e lontani. Il Bello e la meraviglia della vita sono intorno a noi ovunque, ed aspettano solo che i nostri occhi siano collegati al cuore con gioia e riconoscenza per manifestarsi...

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